Ogni Famiglia merita un romanzo.
Metodologie narrative e autobiografiche nel lavoro sociale e di cura.

Metodologie narrative e autobiografiche nel lavoro sociale e di cura.

Un percorso esperienziale con Beppe Pasini.

Tema

L’approccio narrativo nell’intervento sociale, clinico, educativo e riabilitativo evidenzia le potenzialità di cura e trasformazione generate dal ricomporre la propria esistenza grazie alla scrittura e al racconto di sé.  Nei servizi rivolti a persone che vivono condizioni di fragilità vi è sempre maggiore attenzione per gli aspetti emozionali, per le dimensioni dell’ascolto, per la cura intesa quale pratica dell’attenzione alla comunicazione e alle relazioni tra gli operatori, l’utente, i famigliari.
Per quanti si occupano professionalmente di intervento clinico, educativo, sanitario e sociale, sostenere persone che vivono situazioni di difficoltà, criticità o sofferenza nel riprendere contatto con i propri ricordi e con parti della propria storia alla ricerca delle parole per raccontare e rievocare, alimenta risorse di cambiamento essenziali per attingere a competenze resilienti. I riferimenti scientifici attingono alla epistemologia sistemica e composizionale (Bateson, Formenti), alla psicologia culturale (Munari, Fabbri), al costruzionismo sociale (Gergen), all’apprendimento trasformativo (Mezirow), all’estetica del cambiamento (Keeney), al fonosimbolismo (Dogana), alla scrittura di sé come cura e apprendimento (Demetrio).
E poi…, poi non ci sono solo le parole: i colori, la scrittura poetica e simbolica, l’espressione corporea, possono essere di grande aiuto per pensare esteticamente, dialogare con le emozioni e la memoria, cercare la bellezza e rianimare la speranza!

La proposta formativa

Il percorso ha un carattere laboratoriale. I partecipanti sperimenteranno e apprenderanno attivamente pratiche e proposte per animare atelier di scrittura autobiografica a partire dalla propria biografia famigliare. Verranno proposti esempi concreti, apprendimento esperienziale ed elaborazione teorica con l’intento di connettere formazione, ricerca e lavoro sul campo utili per ideare un percorso di scrittura e narrazione autobiografica da realizzare potenzialmente nel proprio ambito operativo.

Temi e questioni che animeranno il percorso formativo

  • Allestire un atelier di autobiografia: per chi, con chi, perché.
  • Memoria famigliare e resilienza. Parlar d’amore sull’orlo dell’abisso.
  • Quando i ricordi curano? Implicazioni terapeutiche in contesti non terapeutici.
  • Ingaggi autonarrativi: corteggiare la memoria per far nascere  storie.
  • Non solo parole: scrivere di sé attraverso il corpo, simboli e metafore.
  • Una necessaria riflessività: riverberi della mente per il piacere di imparare.
  •  Non è una questione di tecnica: il primato della cura della relazione.
  • Progettare e animare un atelier di scrittura autobiografica nel proprio contesto di lavoro.

Destinatari

Professionisti della relazione di aiuto dell’ambito educativo, psico-sociale, assistenziale, educativo e sanitario e quanti si occupano professionalmente di famiglie e di relazioni famigliari: allievi ed ex allievi cmtf, operatori sociali e culturali, educatori, sanitari, insegnanti, interessati a progettare/avviare nel proprio contesto di lavoro dispositivi autonarrativi e di cura attraverso le storie di vita.
Il gruppo sarà composto da minimo 8 persone fino a un massimo di 18.
Esito concreto del workshop sarà la redazione e la scrittura del proprio romanzo famigliare e di un progetto di animazione e conduzione di un dispositivo narrativo e autobiografico realizzabile nel proprio contesto professionale

Tempi

5 giornate intensive,  orario 10,00-17,00 per un totale di 35 ore a cadenza mensile
La struttura didattica è divisa in due parti: lavoro in aula e lavoro a casa

Lavoro in aula

  • 4 GIORNATE finalizzate a sperimentare stimoli, proposte, sollecitazioni di scrittura autobiografica e simbolica dedicati alla narrativa famigliare (vedi programma)
  •  1 GIORNATA conclusiva dedicata alla presentazione, discussione, riflessione di progetti dispositivi di narrazione autobiografica nel proprio contesto di lavoro a cura dei partecipanti
  • LAVORO A CASA. Sarà parallelo agli incontri in aula. Consisterà nella scrittura e redazione personale del proprio romanzo famigliare grazie anche agli stimoli e proposte sperimentate in aula. Ogni partecipante verrà invitato a scambiare pareri e sollecitazioni per via epistolare con un compagno scelto nel gruppo onde stimolare vicendevolmente la qualità della propria scrittura, fornire feedback riflessivi, supportarsi nella stesura del testo.

Programma e Tempi degli incontri

  • Mitobiografie famigliari. Epiche e poetiche d’infanzia
  • Tutti i sensi della memoria. Rievocare, rivedere, riassaporare i ricordi di famiglia
  • Album di famiglia . Domestiche fotonarrazioni per biografi contemplat(t)ivi
  • Resilienze : storie che non perdono la speranza. Famiglia e memorie di cura
  • Ogni famiglia merita (almeno) un romanzo. Progettare e animare dispositivi di narrazione autobiografica nel proprio contesto di lavoro

Date

9 giugno – 7 luglio – 8 settembre – 13 ottobre – 24 novembre

Quota di partecipazione

Euro 700,00 (Iva inclusa) da saldare a mezzo bonifico bancario da effettuarsi al seguente Iban IT70H0306909462615304290109

Sede

Gli incontri si svolgeranno presso i locali del CMTF in via Leopardi, 19 a Milano (MM Cadorna F.Nord – Linee 1 e 2)
Beppe Pasini, psicoterapeuta, formatore, didatta CMTF e centro Shinui di Bergamo. Docente di pedagogia sperimentale Università Statale di Brescia

Ogni famiglia merita un romanzo
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CONTATTI

Per informazioni ed appuntamenti rivolgersi a:
Dott.ssa XXX: 02 4815350
Orario: Lunedì-Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle ore 17,00.
xxxxi: 349 75 58 905
segreteria@cmtf.it

Per eventuali informazioni sul corso contattare:
email: segreteria@cmtf.it
email:
c.giordano@cmtf.it
Telefono segreteria CMTF: 02 48 15 350

Informazioni aggiuntive

Locandina del corso

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